Il nostro blog, 08-04-2025

La Guerra dei dazi è iniziata!

Ormai è chiaro: la guerra dei dazi è iniziata e gli Stati Uniti han fatto il primo passo.

Gli effetti sono chiari: panico, tensione e confusione oltre che paura e un indice azionario S&P 500 che è crollato a -13% da inizio dell’anno analogamente alla maggior parte dei listini azionari mondiali. 
Non voglio oggi fare analisi tecnica o fondamentale ne tantomeno azzardare previsioni ma vorrei far capire meglio cosa scatena la guerra dei dazi.
Per fare ciò, ecco il discorso di Reagan del 1987 quando gli USA applicarono dazi al Giappone , in quegli anni il top e leader della tecnologia e dei semi:

Cari concittadini americani, la prossima settimana il Primo Ministro Nakasone del Giappone verrà a trovarmi qui alla Casa Bianca. Si tratta di una visita importante, perché se da un lato affronteremo i nostri rapporti con il Giappone — nostro buon amico, con cui le relazioni complessive restano eccellenti — dall’altro saranno in cima all’agenda anche recenti disaccordi tra i nostri due Paesi in materia di commercio.

Come forse avrete sentito, la scorsa settimana ho imposto nuovi dazi su alcuni prodotti giapponesi in risposta all’incapacità del Giappone di far rispettare l’accordo commerciale con noi riguardante dispositivi elettronici chiamati semiconduttori. Ora, imporre dazi, barriere commerciali o restrizioni di qualsiasi tipo è una misura che sono restio a prendere. Tra poco vi spiegherò le ragioni economiche solide di questa posizione: sul lungo periodo, queste barriere danneggiano ogni lavoratore e consumatore americano. Ma i semiconduttori giapponesi rappresentavano un caso speciale. Avevamo prove chiare che alcune aziende giapponesi stavano adottando pratiche commerciali scorrette, violando l’accordo tra Giappone e Stati Uniti. Ci aspettiamo che i nostri partner commerciali rispettino gli accordi presi…

…all’inizio, quando qualcuno dice: “Imponiamo dazi sulle importazioni estere”, può sembrare un atto patriottico, per proteggere i prodotti e i posti di lavoro americani. E a volte, per un breve periodo, funziona — ma solo per poco.

Quello che accade alla fine è che le industrie nazionali iniziano a contare sulla protezione del governo sotto forma di dazi elevati. Smettono di competere, e smettono di innovare nella gestione e nella tecnologia, che sono invece essenziali per avere successo nei mercati globali. E mentre tutto questo accade, succede qualcosa di ancora peggiore: i dazi elevati portano inevitabilmente a ritorsioni da parte degli altri Paesi e all’innesco di dure guerre commerciali. Il risultato è un’escalation di dazi, barriere sempre più alte, e concorrenza sempre più scarsa. Alla fine, a causa dei prezzi artificialmente elevati, che sovvenzionano l’inefficienza e la cattiva gestione, la gente smette di comprare. E allora succede il peggio: i mercati si restringono e crollano; le aziende e le industrie chiudono; e milioni di persone perdono il lavoro.
 
La domanda è: Trump ne è consapevole ? Oppure tutto ciò è semplicemente voluto per creare caos, inflazione e dunque svalutare in termini reali l’imponente debito americano?
 
E se la Cina smettesse di comprare debito USA? 
 
Le riflessioni sono tante, nei prossimi giorni vedremo i livelli tecnici e fondamentali sui mercati azionari.
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Stefano Pisano

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